
abbandoni, comincia a sentirsi, come inizia a sentirsi la carenza dei box predisposti senza alcuna cognizione di causa. Nel nuovo canile a malapena sono entrati cani accalappiati da anni tanto da dover ricoverare tre animali di taglia media grande in box le cui misure, secondo la normativa regionale, avrebbero consentito l'immissione di soli due animali. Pura utopia pensare che "il Villaggio del cane" avrebbe potuto consentire l'entrata di ulteriori randagi! Sappiamo bene
tutti che il randagismo continua ad imperversare, vuoi per l'incoscienza di molti proprietari, vuoi per la carenza di controlli, vuoi per l'abitudine che da tempo si è fatta strada in alcuni personaggi di importare dal Sud animali da piazzare nel centro Nord facendo escludere a priori la possibilità di adozioni di animali del luogo. Sta di fatto che ci è giunta voce che i due rifugi esistenti nel
Fermano, non essendo in grado di accogliere ulteriori "vagabondi", costringono qualche Sindaco della zona a rivolgersi a canili fuori ASL precludendo la possibilità di avere sotto mano e sotto occhio gli animali che verranno accalappiati al punto di perdere ogni loro futura sistemazione.
Ecco dunque spiegato il motivo del sovrannumero dei cani presenti nel vecchio rifugio di Sant'Elpidio a Mare. Si è cambiata forzatamente la gestione, si è creato un rifugio che non riesce nemmeno a sopperire al randagismo dei 4 Comuni convenzionati, si spediscono cani a circa 70 Km. e, pillola amara finale, nessuna voce che accenna minimamente alla possibile quanto necessaria costruzione di un nuovo rifugio. Qualsiasi tipo di struttura indispensabile per fini sociali dovrebbe essere sempre commisurata al bisogno del territorio e non per il contrario.
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