Pluto Progetto Fauna onlus

Pluto Progetto Fauna onlus, costituita nel 1991, è una onlus che si occupa di tutelare gli animali abbandonati e prevenire il randagismo. Responsabile della gestione del Rifugio Pluto House sino al marzo 2007, oltre ad aver provveduto all'intervento, cura, mantenimento e affidamento di oltre 6500 animali abbandonati, si occupa da sempre della promozione delle adozioni, della prevenzione degli abbandoni, dell'incentivazione delle sterilizzazioni, della salvaguardia delle colonie feline. Opera anche a livello preventivo, attuando campagne di sensibilizzazione e informazione nelle scuole di ogni ordine e grado e organizzando eventi formativi per i cittadini. PER INFORMAZIONI 347.8439127 plutohouse@hotmail.it

venerdì 18 giugno 2010

Brambilla a Matrix: il mondo ci giudica per come trattiamo gli animali

BIG HUNTER 16 GIUGNO 2010
Brambilla a Matrix: il mondo ci giudica per come trattiamo gli animali. Basta con la caccia

Invitata a Matrix, per discutere sul problema degli abbandoni estivi, la ministra del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, rimarca il proprio impegno sul fronte della tutela degli animali. Tema che, ha spiegato, rientra pienamente nelle competenze del ministro del Turismo, che deve
occuparsi anche e soprattutto dell'immagine dell'Italia nel mondo.
Il mondo ci guarda e ci giudica anche per come trattiamo gli animali, ha affermato il ministro che ha parlato di arretratezza culturale del nostro paese per colpa di una piccola minoranza che "anche solo per divertimento si rende artefice di abusi, crudeltà e uccisioni a danno degli animali".
Lo dimostrerebbe, ad esempio, una comunicazione girata tra le mailing list delle associazioni animaliste in questi giorni, partita da una coppia straniera che dopo essere stata in vacanza in
un'isola del sud Italia e aver visto un branco di randagi denutriti, ha affermato che non avrebbe messo più piede nel nostro paese, invitando al boicottaggio dei prodotti italiani.
Non sono mancati i riferimenti diretti alla caccia. In un filmato sull'iniziativa lanciata dalla
ministra per l'affermazione del concetto di Coscienza Animale, afferma "io non credo che una minoranza costituita da 750 mila cacciatori dell'età media di 70 anni, possa pretendere di far valere le proprie ragioni rivendicando con arroganza la libertà di uccidere animali
indifesi, quando la stragrande maggioranza degli italiani si sente offesa da questo gesto. Credo sia possibile e necessario arrivare all'abolizione della caccia".
Tornati in studio, argomenta la propria avversione. "Le mie posizioni mi sono costate insulti di ogni genere da parte dei cacciatori sui loro siti e sui giornali" continua la Brambilla -, approfitto per precisare che io faccio e opero una giusta distinzione tra il cacciatore che rispetta le normative e il bracconaggio ma non credo che nel nostro millennio sia possibile accettare un divertimento che preveda l'uccisione degli animali".
Per il Ministro, poi, bracconaggio e caccia sono strettamente collegate, visto che nel momento in cui viene lasciato spazio alla caccia c'è sempre chi va al di fuori delle regole.
A sostegno delle sue posizioni la Brambilla ha ricordato che "c'è un bellissimo sondaggio di
Ipsos che riporta che il 90 per cento degli italiani considera la caccia crudele, inutile". Infine un consiglio agli amanti dell'arte venatoria: "si può sparare al piattello o andare a caccia di bellissime fotografie di animali selvatici nel loro ambiente".

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