Pluto Progetto Fauna onlus

Pluto Progetto Fauna onlus, costituita nel 1991, è una onlus che si occupa di tutelare gli animali abbandonati e prevenire il randagismo. Responsabile della gestione del Rifugio Pluto House sino al marzo 2007, oltre ad aver provveduto all'intervento, cura, mantenimento e affidamento di oltre 6500 animali abbandonati, si occupa da sempre della promozione delle adozioni, della prevenzione degli abbandoni, dell'incentivazione delle sterilizzazioni, della salvaguardia delle colonie feline. Opera anche a livello preventivo, attuando campagne di sensibilizzazione e informazione nelle scuole di ogni ordine e grado e organizzando eventi formativi per i cittadini. PER INFORMAZIONI 347.8439127 plutohouse@hotmail.it

venerdì 18 giugno 2010

ti deporto a fare un giro

COMUNICATO ENPA 15 GIUGNO 2010

DEPORTAZIONI DI ANIMALI ALL'ESTERO. L'ENPA CONSEGNA 10MILA FIRME AL SOTTOSEGRETARIO MARTINI

Sono circa 10mila gli italiani che hanno firmato la petizione "Ti deporto a fare un giro", promossa dall'Enpa contro il fenomeno delle finte adozioni e delle deportazioni all'estero di cani e gatti italiani. Le firme sono state consegnate questa mattina dal presidente nazionale
dell'Enpa, Carla Rocchi, al Sottosegretario alla Salute, Francesca Martini. Sono infinitamente grata al sottosegretario Martini, ha dichiarato Carla Rocchi - per l'impegno che ha voluto assumere affinché sia posta fine a ogni forma di deportazione di massa di animali d'affezione. L'iniziativa dell'Enpa, oltre ad avere ottenuto una positiva risposta da parte delle istituzioni, ha avuto il merito di portare alla luce questo fenomeno, finora quasi sconosciuto al grande
pubblico. Ogni anno sono numerosi i furgoni, i camion e perfino gli aerei che partono da ogni regione d'Italia trasportando oltre confine animali d'affezione italiani - diretti principalmente in Germania, Svizzera e Austria, dei quali, una volta giunti a destinazione, si perdono le tracce. Animali privi di documenti, dunque, presi in carico da semplici prestanome che poi acconsentono a spedirli oltre confine con l'unico obiettivo di alimentare un lucroso commercio. Spesso si tratta di randagi raccolti per strada o di finte adozioni; merce gratuita all'origine che acquista valore non appena arriva a destinazione. Il loro prezzo, eufemisticamente definito rimborso spese può arrivare anche a 350-400 euro. Questo traffico non riguarda soltanto i trovatelli, ma anche gli animali di proprietà: alcuni sottratti durante la consueta passeggiata, altri invece ceduti dai loro stessi proprietari, per i quali sono ormai diventati un peso.
Cuccioli o adulti, sani o malati; non fa differenza. Molti di loro, purtroppo, non giungeranno mai a destinazione: sfiniti dal viaggio, moriranno nel chiuso di un portabagagli o nella stiva di un aereo. Ad alimentare il lucroso commercio di esseri viventi, a volte, rischiano di contribuire le
stesse autorità comunali, per le quali le deportazioni all'estero rappresentano talvolta un vero e proprio surrogato delle politiche di contenimento del randagismo. (15 giugno)

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