Il cane in ufficio? Aumenta la produttività
L'Enpa di Torino propone di 'copiare' il modello americano
Oltre a far lavorare più volentieri gli impiegati, spiega l'Ente di protezione degli animali, l'idea avrebbe l'effetto di mantenere alto l'umore e di attenuare gli effetti dello stress da lavoro
ROMA, 19 gennaio 2012 - Dopo l'idea di portare gli amici a quattrozampe in carcere o in ospedale, dall'America arriva una nuova moda: quella di permettere ai lavoratori di portare il proprio cane anche in ufficio. Molte aziende d'oltreoceano, infatti, hanno scoperto che questo semplice accorgimento, dove è possibile, aumenta in realtà - e a costi zero - la produttività degli impiegati, oltre a mantenere alto il loro umore e ad attenuare gli effetti dello stress da lavoro.
A segnalare la cosa è L'Ente protezione animali di Torino, che ha copiato l'idea e ha lanciato la proposta di realizzare “dog parking” all’interno delle aziende, in modo da permettere ai dipendenti di portare con sé Fido.
"Come dimostrano i benefici della pet therapy - spiega Giovanni Pallotti, presidente dell'Enpa di Torino - la presenza degli animali determina un profondo stato di benessere fisico e psicologico nelle persone specie sul posto di lavoro, dove i nostri amici potrebbero contribuire ad alleviare lo stress quotidiano causato dall’attività professionale e, quindi, ad aumentare la produttività”.
La proposta ovviamente dovrà essere valutata con le rappresentanze degli imprenditori e se ne dovranno studiare per bene le modalità di applicazione: “Il progetto è ancora in una fase embrionale. – commenta Pallotti - Abbiamo voluto lanciare una proposta che, sono convinto, farà bene tanto alle persone quanto all’economia del nostro territorio”.
L'unico dubbio è sulla risposta delle aziende, visto che sono ancora purtroppo pochi gli esempi in Italia anche degli asili nido aziendali, già normati.
2 commenti:
Creare dei posti per animali domestici sul luogo di lavoro non farebbe altro che favorire le adozioni anche dai rifugi: troppe volte infatti si legge che molti di noi rinunciano alla presenza di un cane in casa perchè in nostra assenza (motivi di lavoro) l'animale crea potenziale disturbo con i propri latrati al vicinato. La soluzione sembra quindi ottimale, specialmente per il caso sopra esposto e costituirebbe un ottimo incentivo all'adozione dei nostri randagini dai canili presenti.
non posso che concordare con quanto espresso dall'associazione con il suo post. Mi auspico che un domani i nostri fedeli compagni possano essere inclusi sullo stato di famiglia: molti abbandoni e/o maltrattamenti cesserebbero sicuramente.
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