Pluto Progetto Fauna onlus

Pluto Progetto Fauna onlus, costituita nel 1991, è una onlus che si occupa di tutelare gli animali abbandonati e prevenire il randagismo. Responsabile della gestione del Rifugio Pluto House sino al marzo 2007, oltre ad aver provveduto all'intervento, cura, mantenimento e affidamento di oltre 6500 animali abbandonati, si occupa da sempre della promozione delle adozioni, della prevenzione degli abbandoni, dell'incentivazione delle sterilizzazioni, della salvaguardia delle colonie feline. Opera anche a livello preventivo, attuando campagne di sensibilizzazione e informazione nelle scuole di ogni ordine e grado e organizzando eventi formativi per i cittadini. PER INFORMAZIONI 347.8439127 plutohouse@hotmail.it

lunedì 8 novembre 2010

IL CANILE DI STATTE GESTITO IN MODO IRREGOLARE?

IL CANILE DI STATTE GESTITO IN MODO IRREGOLARE?

http://www.pugliapress.org/2010/11/06/il-canile-di-statte-gestito-modo-irregolare/

Sono mesi, forse anche più di un anno, che Gianpaolo Vietri, consigliere comunale d’opposizione (pdl), studia il problema randagismo, con particolare riferimento alle questioni amministrative, e dopo aver raccolto una quantità rilevante di documentazione, esibisce in conferenza stampa, dati, fatture, atti, dai quali emergono una serie di interrogativi. Domande che lo stesso Vietri, dopo aver avuto una serie di spiegazioni dal dirigente del settore, dott.ssa Anna Maria Franchitto, in sede di audizione della commissione garanzie, ha rivolto direttamente, con una interrogazione a risposta scritta, al sindaco Stefàno. L’obiettivo principale di Vietri è conoscere lo stato dei fatti in riferimento particolare alla gestione del canile ubicato in zona Leucapside nel territorio di Statte, attualmente affidato dall’ Associazione Nazionale Tutela Animali. Due i quesiti più rilevanti: 1)quale regime amministrativo-contrattuale-convenzionale è utilizzato per l’affidamento della gestione dopo il suo dissequestro; 2) quali verifiche sono state effettuate sull’effettivo numero di cani ospitati e regolarmente riconosciuti in fase di pagamento da parte del Comune di Taranto.

“Innanzitutto”, afferma Vietri in una lunga e dettagliata memoria consegnata ai giornalisti “va rilevato che la struttura in località Leucaspide è sprovvista di autorizzazioni, in quanto mancante dei requisiti minimi igienico-sanitari previsti per le strutture rifugio, e che all’interno vi sono pannelli di cemento-amianto non incapsulati…; non a caso la struttura è stata, in passato, posta sotto sequestro dal N.I.R.D.A. del Corpo Forestale dello stato e la gestione affidata, dalla Autorità Giudiziaria, in custodia all’ANTA. ” Il primo punto inserito nella richiesta rivolta al sindaco quindi fa riferimento alla assenza di atti amministrativi; Vietri chiede a Stefàno: “se esiste un atto di adeguata valenza amministrativa che regoli il rapporto della amministrazione comunale con l’ANTA dalla data di dissequestro del canile ad oggi…o se invece l’ Amministrazione ha ritenuto una semplice lettera dell’ assessore Contino sufficiente a legittimare il pagamento delle somme richieste dall’associazione ANTA negli ultimi due anni” Si passa poi all’aspetto numero di cani ospitati; La legge regionale nr. 12/1995, ribadita con altro provvedimento normativo nr. 26/2006, stabilisce che le strutture rifugio debbano ospitare al massimo 200 unità. Vietri rileva che l’ASL nel novembre del 2008 ha censito nr. 225 cani di Taranto ospitati nel canile di Statte. Nel dicembre del 2009 il comune di Taranto ha riconosciuto il pagamento della retta di mantenimento per un totale di 367 cani, quindi 167 più del limite di legge. La seconda domanda al sindaco quindi è la seguente: “come mai il numero dei cani a carico del comune di Taranto risulta notevolmente maggiore rispetto a quanto comunicato dalla ASL-TA1 nel novembre 2008 in presenza di un divieto di introdurre ulteriori animali all’interno della struttura?” Domande non di poco conto quindi che attengono aspetti di legittimità amministrativa. Nel documento infine si evidenziano alcune discrasie in riferimento alla spesa per i canili. Per la struttura gestita, non si sa a questo punto a che titolo, dall’ ANTA, il comune riconosce 2,23 euro giorno a cane più le spese di mantenimento della struttura. Al canile privato invece viene riconosciuta una retta pari a 1,77 euro giorno/cane che comprende l’ammortamento per la costruzione del rifugio e tutte le spese di gestione e manutenzione. La domanda che Vietri a questo punto aggiunge è quale utilità derivi dall’affidare la gestione della struttura ad una organizzazione onlus. Tocca ora al sindaco rispondere.

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