Pluto Progetto Fauna onlus

Pluto Progetto Fauna onlus, costituita nel 1991, è una onlus che si occupa di tutelare gli animali abbandonati e prevenire il randagismo. Responsabile della gestione del Rifugio Pluto House sino al marzo 2007, oltre ad aver provveduto all'intervento, cura, mantenimento e affidamento di oltre 6500 animali abbandonati, si occupa da sempre della promozione delle adozioni, della prevenzione degli abbandoni, dell'incentivazione delle sterilizzazioni, della salvaguardia delle colonie feline. Opera anche a livello preventivo, attuando campagne di sensibilizzazione e informazione nelle scuole di ogni ordine e grado e organizzando eventi formativi per i cittadini. PER INFORMAZIONI 347.8439127 plutohouse@hotmail.it

venerdì 10 settembre 2010

approvata la legge sulla vivisezione: l'Europa fa un passo indietro

Ammessa la sperimentazione sui randagi

VIRGILIO NOTIZIE 9 SETTEMBRE 2010
Approvata la nuova legge sulla vivisezione. Ammessa la
sperimentazione sui randagi
Tra proteste e polemiche, varata la nuova
direttiva Ue sulla sperimentazione animale. Ammessa, in casi
particolari, su cani e gatti randagi e scimpanzé. Ogni anno 12 milioni
di animali utilizzati per esperimenti scientifici

Il testo finale
approvato a Strasburgo ha sollevato numerose polemiche: quaranta
eurodeputati hanno abbandonato l'Aula e la reazione di protesta degli
animalisti è stata immediata.
Michela Kuan, responsabile nazionale Lav
sostiene che il testo approvato sia deludente, soprattutto con i
progressi scientifici e l'affermarsi dei metodi alternativi all'uso di
animali.
Ancora più dura la posizione della Lega AntiVivisezionista
(Leal), che denuncia: "è una legge a misura di vivisettore, che non
obbliga a utilizzare i metodi sostitutivi ai test con gli animali
neppure laddove esistono". L'associazione la segnala di tutte le
'concessioni' ai laboratori scientifici con riferimento agli articoli
del nuovo testo di legge, elencando pratiche degne della mente di
Hannibal Lecter.
Tra i punti più controversi del provvedimento, vi è
l'apertura alla sperimentazione su cani e gatti randagi, se lo scopo
scientifico non è raggiungibile altrimenti (art. 11); la deroga
nell'uso di primati non umani (scimmie antropomorfe, art. 55); la
sperimentazione senza anestesia o analgesici se i ricercatori lo
ritengono opportuno (art. 14).
Ciò che preoccupa maggiormente i
paladini dei diritti degli animali è il fatto che la nuova normativa,
rischia di essere ancora più violenta: la precisazione che gli
esperimenti coinvolgeranno un minor numero di animali non deve illudere
gli zoofili, poiché il testo specifica anche che l'esperimento sulla
stessa cavia si può ripetere più volte, se l'intensità è "moderata".
Ogni anno in Europa vengono utilizzati dodici milioni di animali per
finalità di ricerca. Una statistica che non tiene conto delle specie
invertebrate e degli animali uccisi per utilizzare tessuti e organi.
Nel nostro Paese, l'obbligo a recepire la norma europea potrebbe
peggiorare la situazione di numerosi mammiferi domestici, a meno che
non sia interpretata in forma più restrittiva mantenendo, i paletti
attualmente in vigore in Italia, dove la legge sulla vivisezione è più
rigida.
Tra le righe della nuova normativa c'è chi intravede
l'influenza della lobby delle multinazionali del farmaco, che avrebbero
esercitato pressioni per aprire delle scappatoie in un testo di legge
concepito con l'intenzione di ridurre la sofferenza delle cavie e di
rafforzare i controlli sui laboratori.

FAVOREVOLE O CONTRARIO ALLA VIVISEZIONE?
VOTA http://notizie.virgilio.it/community/dilatua/sondaggio.html?2316


LA LEGGE APPROVATA
http://www.europarl.europa.eu/meetdocs/2009_2014/documents/cls/cons_cons%
282010%2906106%28rev1%29_/cons_cons%282010%2906106%28rev1%29_it.pdf

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