Abbiamo seguito con attenzione il “caso Mery”, ossia tutta la vicenda che gira intorno a Mery, cagnetta anziana affetta da cauda equina e dunque paralizzata alle zampe posteriori. Tempo fa nasce un gruppo su facebook “Mery adozione del cuore”, un gruppo come tanti per diffondere notizie sugli animali e cercare una buona adozione per la cagnetta, anziana e paralizzata, che attualmente vive al canile “Villaggio del cane” di Montegranaro.
Riassumendo in breve la vicenda viene pubblicata la notizia della futura adozione di Mery da parte di una famiglia residente in Germania, e qui iniziano a sorgere i primi dubbi del popolo di facebook, tra i tanti come mai una famiglia tedesca vuole adottare un cane anziano, paralizzato? In Germania non esistono i canili? C’è il rischio che si possa trattare di un’adozione finalizzata alla vivisezione? Molti sapranno che tanti cani vengono usati, sia in Germania, che in Italia, Svizzera e molti altri paesi, per la ricerca, ma forse non tutti sanno che i cani tedeschi in Germania non possono essere usati a tal scopo, e quindi si importano dall’estero. Ecco perché questo dubbio sull’adozione. Altre persone si sono preoccupate del lungo e faticoso viaggio che Mery avrebbe dovuto affrontare, nelle sue condizioni, dalle Marche a una non ben specificata zona della Germania, e sono cominciate le richieste di informazioni. Nel frattempo il servizio veterinario dell’ASUR 11 di Fermo è intervenuto bloccando l’adozione internazionale visto l’ipotetico ma probabile rischio di destinazione a fini di vivisezione. Al contempo una famiglia residente nel Fermano si era offerta, dopo essere venuta a conoscenza di Mery e della sua situazione, di adottarla, sembrava tutto risolto nel migliore dei modi, Mery avrebbe potuto trovare una famiglia senza fare lunghi viaggi, e avrebbe potuto ricevere le visite di tutti i volontari che fino ad allora se ne erano presi amorevolmente cura…MA…al momento dell’adozione, quando la famiglia interessata si è recata in canile l’adozione è stata negata da un operatore della stessa struttura, che ha asserito di aver adottato personalmente Mery e che l’avrebbe fatta vivere tra casa sua e il canile.
Vogliamo inoltre dire che Mery, al momento del sequestro del canile Pluto House da noi gestito, il 12 marzo 2007, era in perfetta salute e camminava sulle sue zampe, come da foto.
(Mery quando era sotto la nostra custodia)
(Mery oggi)
Riportiamo a seguire i 3 articoli pubblicati sui giornali locali e due commenti, espresso da persone di cui non facciamo il nome per questioni di privacy, su questa vicenda.
INFO FERMO 20 APRILE 2010
Paura vivisezione, bloccata l'adozione di un cane verso la Germania.
Il canile protesta: ci vogliono ostacolare
MONTEGRANARO (FM) – Brutto episodio ieri mattina al Villaggio del cane di Montegranaro. I volontari del canile di Villa Luciani avevano trovato nei giorni scorsi una sistemazione per Mery, un pastore tedesco al quale un incidente ha tolto la funzionalità delle zampe posteriori. Una famiglia tedesca, che accoglie in un centro molti cani invalidi o comunque con problemi di varia natura e con la quale il contatto si era creato tramite una ragazza di origini teutoniche che lavora nel canile, aveva infatti manifestato il suo interesse nei confronti di Mery. Tutte le pratiche per l’adozione internazionale erano state compilate, mancava soltanto l’accordo sulle modalità di trasporto del cane a Dusseldorf, dove risiede la famiglia. Ed invece ieri mattina due dipendenti dell’Asur della Zona territoriale n. 11, a loro detta avvertiti da una non meglio precisata associazione ambientalista, si sono presentati al canile intimando la direzione a bloccare l’adozione della cagna, che cammina faticosamente trascinando sulla ghiaia le sue zampe inermi, in quanto in Germania i cani invalidi vengono ampiamente usati per la vivisezione. Una spiegazione che ha lasciato basiti i volontari del canile, se si pensa che in Italia si stima che ogni anno circa 1 milione di animali vengano usati “a fini scientifici” e che nel triennio nel triennio 2001-2003 le vittime accertate in seguito a questa pratica sono state quasi 38 mila. Anche se non è nuova la polemica su carichi di animali che vengono portati all’estero per essere usati nei laboratori del nord Europa. Dove sta la verità? Secondo Ennio Reschini, uno dei volontari che ogni giorno si occupa dei cani del Villaggio, c’è sotto qualcos’altro.
IL RESTO DEL CARLINO 28 APRILE 2010
La cagnetta Mery trova nuovi padroni a pochi chilometri dal canile
Montegranaro (FM) - Potrebbe avere un lieto fine la vicenda di Mery, la cagnetta disabile (si sposta grazie a una carrozzella donata al canile) cui l'Asur 11, temendo che potesse essere oggetto di pratiche di vivisezione, ha impedito il trasferimento in Germania dove c'era una famiglia pronta ad adottarla. Una richiesta di adozione è stata infatti avanzata anche da una famiglia del Fermano. - Nessuna colpa va attribuita all'Asur - scrivono alcuni animalisti commentando la vicenda - che anzi è stata zelante al punto da impedire l'espatrio della cagnetta. Una famiglia italiana, informata della questione e dell'allucinante viaggio che avrebbe dovuto affrontare, ha chiesto al servizio veterinario di poter prendere il cane. Gli operatori del canile dovrebbero esultare, visto che Mery non dovrà sopportare, nello stato in cui è, lo stress di un viaggio assurdo per approdare in un posto in cui i controlli post affido sarebbero stati impossibili.
IL RESTO DEL CARLINO 4 MAGGIO 2010
Mery non riesce a trovare casa
Montegranaro (FM) - Sta assumendo contorni da farsa la storia dell'adozione della cagnetta paraplegica Mery, attualmente ospitata al canile di Villa Luciani. Dopo che l'Asur aveva bloccato l'adozione da parte di una famiglia tedesca, si era fatta avanti una famiglia della zona che, domenica anche grazie all'interessamento dell'Asur, era andata al canile per farsi consegnare la cagnetta. Ma l'animale non è stato consegnato e, a tutt'oggi, è ancora nel canile. Secondo quanto riferiscono alcuni animalisti - la famiglia ha ricevuto un netto rifiuto da parte di un operatore del canile, senza avere neanche l'opportunità di vedere l'animale e sentendosi dare come spiegazione che il cane era stato adottato dallo stesso e che avrebbe continuato a vivere tra il rifugio e la sua abitazione. Non sappiamo se la procedura sia regolare o meno, ma ne chiederemo debita conferma così come intendiamo seguire il prosieguo di questa adozione attraverso gli uffici preposti.
Commento 1
Altro che farsa....... dopo circa un mese di appelli ecco che appare la notizia su un quotidiano on line, Infofermo del 20 aprile, che Mery doveva raggiungere la "Germania, precisamente Dusseldorf , presso una famiglia tedesca, che accoglie in un centro molti cani invalidi o comunque con problemi di varia natura e con la quale il contatto si era creato tramite una ragazza di origini teutoniche che lavora al canile."
Adozione bloccata sia per la destinazione che per il fatto che nel frattempo si era interessata
all'adozione anche una famiglia Italianissima, a circa 20 Km. dal rifugio che ospita Mery.
Quale associazione protezione animale, questa la natura della gestione del rifugio interessato, non avrebbe esultato!
Mery in famiglia e non in un centro insieme ad altri disgraziati di cui qualche altro canile si è voluto sbarazzare (magari gestito egualmente da associazioni) e soprattutto a pochissimi Km. di distanza, quindi in Italia e quindi facilmente controllabile dal vivo e non attraverso telefonate o spedizioni di foto. Probabilmente tutti i punti di vista non sono eguali. Germania si, a 20 Km. no.
Mery non si tocca, anzi sembra addirittura che, dopo appelli ed appelli della necessità di trovare casa data l'impossibilità di detenzione in un canile, ecco che avviene il miracolo e Mery può tranquillamente vivere tra canile ed abitazione.
Improvviso miglioramento o semplice dispetto? Questo lo può sapere solo chi ha negato alla coppia l'adozione col dire che l'animale paraplegico (o forse non più ....) lo aveva intestato a suo
nome. A questo punto tutto un crearsi di movimenti, di appelli, di contro appelli per nulla...... la bontà si mostra sempre sul nascere di un episodio o di una stretta necessità non certamente per non "darla vinta".
E' questo l'amore che si nutre per Mery? Ci auguriamo che qualcuno dia una logica spiegazione.
Commento 2
Ecco il grande amore per gli animali che si presenta in tutto il suo ....squallore.....
Ma come, prima Mery doveva partire per la Germania a tutti i costi e ora, visto che l'adozione è stata giustamente bloccata, perchè c'è una famiglia italiana che si è offerta di prendere la cagnolina, improvvisamente un operatore del canile diventa magnanimo e se la prende in casa. Anzi, le fa fare la sola da casa al canile. La giusta soluzione per una bestiola anziana, con problemi non indifferenti che avrebbe bisogno di avere dei punti di riferimento, ma soprattutto, una certa tranquillità dove passare gli ultimi anni della sua vita. Complimenti davvero!!
Questo dimostra quanto a volte sia il nostro ego a primeggiare, offeso come un bambino a cui è stata tolta la caramella. Già...in fondo Mery altro non è che una cosa da sballotare qua e là e piuttosto di ricevere uno sgarbo, meglio fare le ripicche e far rimettere la salute ad una bestiola già tanto provata. Ancora complimenti all'animalismo di oggi, imbevuto di arroganza e totale mancanza di sensibilità.
Invece di esultare per aver trovato una famiglia vicina al canile, dove tutti i volontari possono seguire la vita di Mery, cosa che non poteva materialmente avvenire se veniva sbattuta oltre confine lasciandola al suo destino senza alcun controllo, si preferisce arrivare a questa insulsa soluzione.
Mi auguro che la famiglia non demorda e faccia il possibile per venire a capo di questa vicenda che il quotidiano ha giustamento definito "una farsa"
Cosa ne pensiamo noi?
Come non ricordarsi di Mery, quella dolcissima quattro zampe arrivata al rifugio Pluto House nel 2006 con provenienza Comune di Rapagnano. In quell’anno le sterilizzazioni delle femmine ricoverate nel canile erano ancora a totale carico della nostra associazione pur esistendo già l’obbligatorietà che tali interventi competessero alla asl. Come sempre, pur se in quella struttura posta sotto sequestro l’anno successivo, abbiamo sempre cercato di rimediare ad assenze e competenze altrui, e di fatto anche per Mery era già stato predisposto l’appuntamento presso uno dei volontari veterinari.
La sorpresa fu quando il veterinario constatò che l’animale aveva già subito la sterilizzazione, fatto che ci portò immediatamente a contattare il Comune di provenienza per approfondire le ricerche in quanto difficilmente un proprietario abbandona il proprio animale dopo aver subito il costo di un intervento. Purtroppo né le indagini del Comune né quelle del nostro volontariato portarono ad un esito positivo e così Mery fu annoverata tra i nostri ospiti. Noi l’abbiamo lasciata in perfetta salute il 12 marzo 2007 per poi ritrovarla su pagine di quotidiani e del web in cui viene descritta come animale paraplegico, disabile, ridotta ad un essere a “due zampe”. Non potremmo mai sapere cosa effettivamente sia accaduto a Mery, si parla di “cadua equina” ma facilmente si passa a definire il suo stato dipendente da un “incidente” senza spiegarne l’origine. Possiamo soltanto mostrare contentezza nell’aver appreso dai quotidiani che la cagnetta destinata ad una adozione a migliaia di chilometri abbia invece ricevuto come regalo l’interessamento di una famiglia italiana e per giunta, sembra, molto vicina al suo luogo di origine. La nostra soddisfazione cresce nell’aver appurato che anche il Servizio veterinario abbia ritenuto opportuno, date le condizioni di Mery. lo stress del viaggio che avrebbe dovuto subire, l’accoglimento presso una famiglia straniera , bloccare la sua “trasferta in Germania”. Chiunque dovrebbe plaudire questo cambiamento di rotta, specialmente chi, nell’interesse totale dell’animale, sa benissimo che ai cani “randagi”, per Legge, deve essere assicurata sia una buona degenza nei rifugi che presso le famiglie adottanti. Ci riesce difficile pensare che un servizio pubblico tedesco, ammesso che esista, dato che in Germania non esiste nemmeno un’anagrafe canina pubblica e vi è ampia libertà di rinuncia al proprio animale, avrebbe potuto nel tempo fornire alle nostre Autorità notizie inerenti la salute ed il benessere di Mery. Ci auguriamo che la buona stella che si è posata sul suo capo, sempre che non vi sia qualche “intralcio” nell’adozione, possa continuare a risplendere per ogni animale già beffeggiato con l’abbandono affinchè ognuno di loro possa trovare una casa ospitale in cui si parla la lingua sempre conosciuta.
Nessun commento:
Posta un commento