Pluto Progetto Fauna onlus

Pluto Progetto Fauna onlus, costituita nel 1991, è una onlus che si occupa di tutelare gli animali abbandonati e prevenire il randagismo. Responsabile della gestione del Rifugio Pluto House sino al marzo 2007, oltre ad aver provveduto all'intervento, cura, mantenimento e affidamento di oltre 6500 animali abbandonati, si occupa da sempre della promozione delle adozioni, della prevenzione degli abbandoni, dell'incentivazione delle sterilizzazioni, della salvaguardia delle colonie feline. Opera anche a livello preventivo, attuando campagne di sensibilizzazione e informazione nelle scuole di ogni ordine e grado e organizzando eventi formativi per i cittadini. PER INFORMAZIONI 347.8439127 plutohouse@hotmail.it

giovedì 22 gennaio 2009

QUER PASTICCIACCIO BRUTTO DE VIA FALERIENSE

QUER PASTICCIACCIO BRUTTO DE VIA FALERIENSE

E la storia infinita continua……con il permesso di tutti.
Nessun risanamento, solo cani deceduti e cani scomparsi questa la situazione dell’ex canile Pluto House a quasi 2 anni dal sequestro.
Ed inoltre nell’ultimo articolo in ordine di pubblicazione viene affermato che il presidente dell’attuale gestione vuole ancora costruire il nuovo canile, ma ora sono i residenti a non volerlo, prima erano i sindaci, poi i fondi mancanti.
Sta di fatto che i due art. sono stati pubblicati con data 10 gennaio, dopo l'edizione dell’art del 3 gennaio 2009, “La protesta per il canile Pluto” nel quale i residenti limitrofi asserivano che, nonostante promesse, dal sequestro erano passati due anni di “silenzio”.
Addirittura sembra che all' ASUR non sia depositato alcun disegno.

Un ultimo appunto è in merito al canile di 500 posti che si vorrebbe approntare in nuova area, dimenticando che, con la modifica apportata alla legge Regionale, dovrà avere una capienza molta ridotta dalle previsioni che sono al contrario notevolmente aumentate dalla data del sequestro, quando lo stesso asseriva che i rifugi avrebbero dovuto avere massima ospitalità calcolata sui 200 posti.

Conti alla mano:
Legge: rifugi con capienza massima in base a rapporto 5 cani per 1000 abitanti,
il che vorrebbe dire che se il custode giudiziario continuerà a fare da appoggio ai 4
sindaci interessati potrà costruirne solo uno con 310 posti.

Fuori dunque circa 70 cani (attualmente gli attuali ospiti del vecchio Pluto House si agirebbero
sui 380 cani) sempre che non si riesca a far dare in adozioni circa 70 animali ormai di una certa età o addirittura ad ottenere la variazione della Legge Nazionale, che consenta lo spostamento verso altri lidi degli ulteriori animali rimasti.

Meditate gente, meditate…… più di 100 cani morti o scomparsi dal 12 marzo 2007
Promesse su promesse, o come dice una splendida canzone “parole parole parole”, di costruire un nuovo e salubre e a norma e fantastico canile-rifugio per i cani dell’ex Pluto House che, almeno fino a quel tragico giorno, avevano amore cure e assistenza……
Corriere Adriatico 14/09/2008 Il punto da S.Elpidio Canile Entro Natale nuova casa per tutti
SANT’ELPIDIO A MARE – Lavoro intenso ieri mattina per il personale del canile lungo la strada
Faleriense. Le piogge della notte precedente avevano infatti causato la rottura di un grosso
ramo d’albero, che staccandosi ha reciso un cavo della corrente elettrica. Saranno i tecnici
l’Enel a riattivare i collegamenti. Nessun dannno a persone o animali. Intanto, sembra vedersi
qualche novità importante per il nuovo Villaggio del cane, che sorgerà a Montegranaro e
consentirà il definitivo smantellamento della fatiscente struttura elpidiense. “Ormai siamo vicini
– assicura il presidente dell’Anta (l’associazione che ha in gestione da un anno e mezzo la
struttura) Bruno Mei Tomasi – Credo che già la settimana prossima dovrebbero partire i lavori
nell’area individuata per il villaggio del cane. La struttura prefabbricata, invece, è già quasi
pronta. Salvo imprevisti il prossimo Natale avremo il nuovo canile. Voglio fare chiarezza su un
altro punto: nessun animale rimarrà fuori. Tra i cani che andranno a Montegranaro e quelli che
saranno dati in adozione ci sarà copertura per tutti gli attuali ospiti della struttura di S.Elpidio”.
Corriere Adriatico Edizione del 10 gennaio 2009 Canile, un’alternativa a Villa Luciani Dopo le proteste il Comune valuta la possibilità di trovare un terreno

MONTEGRANARO - Canile, si cerca un'area alternativa a Villa Luciani. Dopo le proteste dei giorni scorsi l'amministrazione comunale sta valutando la possibilità di trovare un altro terreno a questa struttura ribattezzata, anche, villaggio del cane. Se ne è parlato anche nell'ultima seduta di giunta dell'affaire canile. La prima da quando è cominciato l'anno. Gli assessori e il primo cittadino si sono riuniti l'altra sera.

L'argomento, quello del canile, era inevitabile fosse messo all'ordine del giorno visto il polverone che, lo stesso, ha sollevato fuori e dentro palazzo comunale. Nella stanza del sindaco, nelle ultime settimane, è stato un via vai di gente a dire che Villa Luciani il canile non lo vuole. Diverse le ragioni, la paura dei rumori, degli odori e via dicendo. A nulla sono servite le prime rassicurazioni del sindaco: il canile non nascerà vicino ad abitazioni o fabbriche. Non è bastata a calmare gli animi neppure una pubblica riunione alla quale, comunque, non è stata registrata una massiccia partecipazione. Anzi, tutt'altro. Più i giorni sono passati e più i malumori sono aumentati e hanno investito anche altri soggetti interni all'amministrazione comunale.

Oltre al sindaco del problema sono stati interessati anche altri assessori. Al progetto, l'amministrazione comunale, sembra comunque essere ancora interessata.

Anzi, intenzionata ad andare avanti. Tanto che ha affrontato da subito la questione e si è adoperata per cercare una soluzione alternativa. In sostanza, sta cercando di vedere se è possibile trovare un altro terreno idoneo a ospitare questa struttura così che proteste e simili possano essere messe a tacere. Si mostra fiducioso il presidente dell’Anta Onlus, l’associazione animalista che gestirà il canile, Bruno Mei Tomasi. “Conosco bene le lamentele delle ultime settimane, sono in costante contatto con il sindaco Basso e nei giorni scorsi ho anche partecipato ad un’assemblea pubblica.

In quell’occasione ho spiegato i motivi per cui l’area scelta era la più indicata, e soprattutto ho chiarito che non si tratterà certo di una struttura come il canile di S.Elpidio a Mare sequestrato quasi due anni fa. Il villaggio del cane sarà tutta un’altra storia, un esperimento unico che oggi non ha precedenti in Italia e certo non creerà un’area depressa. Saranno investiti 600.000 euro per un impianto all’avanguardia, che ospiterà anche sale incontri per le persone, per sensibilizzare l’opinione pubblica all’amore per gli animali”.

Il presidente dell’Anta, comunque, si mostra pronto a compiere un passo indietro. “Abbiamo già l’atto notarile con la proprietà del terreno e saremmo pronti a partire con la costruzione – fa sapere Mei Tomasi – Ma non vogliamo far nulla sopra la testa delle persone. Il Comune ci ha chiesto di pazientare per una settimana e lo faremo, anche se aspettare ancora ci pesa, dato che siamo pronti a iniziare già da 6 mesi. Se c’è la possibilità di spostarsi in un’altra area idonea siamo disponibili a farlo. Siamo pronti ad accogliere un’altra soluzione perché vogliamo che il villaggio del cane sia condiviso da tutti e non crei malumori”.

La questione, insomma, rimane ancora aperta. Difficile anche trovare immediatamente un’area alternativa, come non facile sembra l’impresa di tranquillizzare gli animi a Villa Luciani.
ISABELLA CARDINALIE PIERPAOLO PIERLEONI,
Corriere Adriatico Edizione del 10 gennaio 2009 Ambulatorio, cimitero e spazio all’aperto Un’area anche per i gatti

MONTEGRANARO - Ritardi che si accumulano a ritardi. E le intenzioni che ci mettono tempo a passare dalla carta ai fatti. Ma il dibattito, stavolta, non è nelle stanze della politica. Non è un confronto tra maggioranza e minoranza che, anzi, quando l'argomento passò in consiglio comunale alzarono la mano all'unisono. Stavolta, il no, è venuto da fuori. E è stato un no che, ugualmente, ha pesato. Quello che nascerà a Montegranaro, secondo le intenzioni, sarà un canile all’avanguardia. Il progetto presentato prevede che lo stesso sia realizzato in un terreno lontano da abitazioni in campagna. Lo stesso occuperà circa 4 ettari di terreno, potrà ricevere fino a 500 animali, non solo cani. Si prevede infatti di riservare una zona ai gatti. Ci saranno un ambulatorio, un cimitero, un ampio spazio all’aperto. Passare dai progetti su carta alla realtà concreta non è immediato. Il no di Villa Luciani è solo l'ultimo capitolo di una serie di ritardi che si sono accumulati. I lavori sarebbero, addirittura, dovuti partire ad aprile dello scorso anno. Poi passata l'estate. Poi a fine anno. Il 2008 è finito e, ancora, il futuro di questa struttura è incerto.




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