Lega Nord Romagna si dissocia da Alessandri e Manfredini
ROMAGNA OGGI 20 GENNAIO 2009
Ravenna: canile-lager, la Lega Nord Romagna si dissocia da Alessandri e Manfredini
"Tutta la Lega Nord Romagna si dissocia totalmente dalle posizioni prese a titolo personale e non come Movimento politico prese dall'On. Angelo Alessandri di Reggio Emilia e dal Consigliere Regionale Manfredini di Modena" - questa è la netta posizione presa da Gianluca Pini sulla vicenda dell'allevamento Guberti - e ancora - " anche nelle migliori famiglie c'è sempre qualche pirla, per fortuna da noi sono solo in Emilia e non in Romagna". "Il Movimento Lega Nord Romagna ritiene che i cani dell'allevamento Guberti debbano
essere affidati in mani esperte e competenti almeno fino a quando l'allevamento sotto accusa non siamesso a norma".- e ancora rimaniamo comunque allibiti dal comportamento di certi animalisti da salotto che attorno alla vicenda hanno creato danni enormi, in primis agli stessi
animali". "Infine" - conclude il leghista Pini - riguardo alla settimana di picchettaggio e agli atti di vandalismo che sono stati documentati, sto valutando l'ipotesi di fare una interrogazio
ne parlamentare specifica e mirata ad informare il Ministro dell'Interno Roberto Maroni sui metodi di protesta utilizzati da parte di Animal Liberation Front, in aggiunta, una nota specifica sul comportamento degli Organi del Corpo Forestale dello Stato è stata inviata all'attenzione del Ministro Zaia per le valutazioni. In ultimo - precisa Pini - la Lega Nord Romagna non provvederà con nessuna denuncia verso il Comune o l'Usl e metterà invece a disposizione del Sig. Guberti i propri legali per difendersi".
IL RESTO DEL CARLINO 21 GENNAIO 2009
Inceneriti i sette cuccioli di pointer morti nel canile di Parma
Parma - DIECI cuccioli di pointer e una femmina adulta, non loro madre, consegnati al canile di Parma dove sette dei piccoli sono poi morti, non risultano fra gli animali sequestrati. Lo si è potuto accertare sulla base delle dichiarazioni rese dal responsabile del canile della città emiliana: «Quegli animali sono stati consegnati al canile la domenica 28 dicembre, il giorno precedente ai sequestri». Si può quindi ipotizzare che quei dieci cuccioli e la cagna facessero parte del gruppo di animali (diciassette) fatti fuggire o rubati dall’allevamento di Guberti dopo che ignoti nel corso di incursioni notturne avevano tagliato le reti delle cucce. Le incursioni avvennero nell’immediatezza della diffusione, da parte di animalisti, di foto relative ad animali malati e spacciate invece per foto di cani maltrattati. Che quegli undici cani fossero pointer provenienti dall’allevamento Guberti sembrano esserci ben pochi dubbi: la cagna è provvista di microchips, mentre per i cuccioli, il responsabile del canile dichiara: «Conosco Guberti e i suoi pointer da anni. Sono anch’io un allevatore di cani.
Li distinguerei fra mille. Non ho dubbi che si tratta di animali di Guberti. Proprio ieri ho incenerito i sette cuccioli morti. Una pena straziante».
Gli altri sei cuccioli morti al Centro salvataggio animali di Modena rientrano invece per certo fra gli animali sequestrati dalla Forestale, come da telegramma inviato dall’Istituto zooprofilattico sperimentale di Modena ai difensori di Guberti. Una circostanza questa
che è in contraddizione con quanto comunicato dalla Forestale che in una nota pubblicata ieri afferma che «tutti gli animali sequestrati sono e rimangono a disposizione dell’Autorità giudiziaria».c.r.
ROMAGNA OGGI 21 GENNAIO 2009
Ravenna: allevamento cani, gli avvocati di Guberti criticano la Forestale
RAVENNA - Si è discusso davanti ai giudici del tribunale del Riesame di Ravenna il caso dell'allevamento di cani di Giorgio Guberti. Gli avvocati difensori, Giovanni Scudellari
e Aldo Guerrini, hanno presentato una corposa documentazione. Durante il suo intervento davanti ai giudici, l'avvocato Scudellari ha sottolineato come le foto effettuate dagli agenti della Forestale durante i controlli all'allevamento siano di cani malati che Guberti non voleva sopprimere. L'avvocato Guerrini, invece, ha evidenziato le "irregolarità commesse dalla Forestale nella procedura del sequestro", insistendo sul fatto che gli affidamenti erano stati preceduti ai sequestri e che gli agenti non avevano presenziato a tutte le operazioni di sequestro. La decisione del tribunale sulla richiesta di dissequestro dei cani è attesa per i prossimi giorni Nel frattempo il responsabile del canile di Parma ha chiarito che i dieci di cuccioli di pointer, di cui sette sono successivamente morti, non risultano fra gli
animali sequestrati all'allevamento di Guberti. Non è escluso che quei dieci cuccioli, insieme ad una cagna, non loro madre, facessero parte del gruppo dei diciassette animali fatti fuggire o rubati dall'allevamento in seguito ad incursioni notturne. Gli altri sei cuccioli morti al Centro salvataggio animali di Modena sono quelli sequestrati dalla Forestale, come accertato da un telegramma inviato dall'Istituto zooprofilattico sperimentale di Modena agli avvocati di
Guberti.
IL RESTO DEL CARLINO 23 GENNAIO 2009
La drammatica denuncia del Servizio Veterinario dell'Ausl
Pointer trattati come sardine: sono 169 dove possono stare in 40
di CARLO RAGGI
Ci sono irregolarità nella gestione dei cani sequestrati al veterinario Guberti; stanno emergendo,
nero su bianco, in questi giorni e fanno parte anche di una segnalazione del responsabile del Servizio Igiene degli Alimenti e produzioni zootecniche dell'Ausl di Ravenna al Comando della Guardia forestale di Ravenna. Segnalazione che però non sembra essere ancora pervenuta alla Procura.
Il responsabile del Servizio, Enrico Tammiso, evidenzia tre punti particolari:
1) uno dei due iniziali custodi dei cani, Bruno Mei Tomasi, ha subdelegato l'affidamento dei 46 pointer sequestrati il 29 dicembre ad altra persona con un atto «che non appare formalizzato in maniera corretta»;
2) che l'associazione AnTA, ovvero Associazione nazionale Tutela Animali, «non risulta presente fra quelle riconosciute dal Ministero» della Salute per l'affidamento degli animali seque strati o confiscati, come imposto dalla legge 182 del 2004;
3) i 169 cani sequestrati sono ospiti di una struttura, la pensione per cani "Bau Bau Micio Micio" di Occhiobello, «che può al massimo contenerne 40-45».
Una prima comunicazione in tal senso era stata inviata al Corpo Forestale provinciale il 13 gennaio; a questa ne ha fatto seguito una ulteriore.
Il documento a firma di Tammiso evidenzia poi un'altra importante circostanza, relativamente alla salute degli animali. I cani pointer sequestrati il 29 e il 30 dicembre sono stati oggetti di visita presso la pensione di Occhiobello il 9 gennaio. Nel referto si afferma di aver trovato gli animali «in buono stato di nutrizione e di salute» e di aver solo accertato una «diffusa presenza di arrossamenti alle parti distali degli arti, per ovviare alla quale sono state impartite adeguate istruzioni verbali».
Nel corso del sopralluogo sono stati identificati i 169 c ani sequestrati e sono stati trovati undici cuccioli di pointer privi di microchip «non citati nella comunicazione inviata» al Servizio «dal Corpo forestale dello Stato». Circa la struttura ospitante, Tammiso evidenzia gli sforzi compiuti dai responsabili e «dai numerosi volontari» per far fronte all'emergenza e per fornire un «alloggio provvisorio accettabile», ma aggiunge anche che «la pensione è autorizzata per
venti box di un metro e mezzo per un metro e mezzo, idonei quindi ad ospitare al massimo due cani del peso di 11-30 chili secondo le indicazioni fornite dalla Regione Veneto. Viste le taglie medie e il peso dei cani ospitati sottolinea Tommasi nella nota alla Forestale si ritiene che alla luce dei parametri di riferimento indicati, nella struttura potrebbero essere ospitati al massimo 40-45 cani e non i 169 sequestrati e attualmente alloggiati».
Alla comunicazione, la Forestale , a quanto pare, non ha dato risposta al Servizio. Nè, come si è detto, ha ritenuto di informare la Procura.
ALTRE INFORMAZIONI SU
http://traccediverse.blogspot.com/2009/01/una-sporca-faccenda.html
Pluto Progetto Fauna onlus
- L'Associazione
- Pluto Progetto Fauna onlus, costituita nel 1991, è una onlus che si occupa di tutelare gli animali abbandonati e prevenire il randagismo. Responsabile della gestione del Rifugio Pluto House sino al marzo 2007, oltre ad aver provveduto all'intervento, cura, mantenimento e affidamento di oltre 6500 animali abbandonati, si occupa da sempre della promozione delle adozioni, della prevenzione degli abbandoni, dell'incentivazione delle sterilizzazioni, della salvaguardia delle colonie feline. Opera anche a livello preventivo, attuando campagne di sensibilizzazione e informazione nelle scuole di ogni ordine e grado e organizzando eventi formativi per i cittadini. PER INFORMAZIONI 347.8439127 plutohouse@hotmail.it
giovedì 22 gennaio 2009
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