TICINO ONLINE 12 DICEMBRE 2008
Soppressione dogo argentino,
la reazione di Offensiva Animalista: "Si è deciso per la via più comoda"
BELLINZONA (Svizzera) - "L’avvenuto assassinio del cucciolo di dogo argentino, alla luce delle più di 500 firme in sua difesa raccolte in meno di una settimana in tutto il Ticino da parte di Offensiva Animalista, ci conferma che il Dottor Tullio Vanzetti, la Dottoressa Marta Morini-Lanfranconi, e i collaboratori dell’ufficio preposto, poco
hanno davvero a che fare con la professione di veterinario e possono essere invece considerati alla stregua di macellai": è dura la reazione di Offensiva Animalista alla notizia comparsa quest'oggi sul sito dell'Ufficio del veterinario cantonale, in merito alla soppressione del dogo argentino. Secondo Offensiva Animalista, il testo diramato
dall'Ufficio del veterinario cantonale è "colmo di menzogne": "Come ci è stato ribadito da più persone - commenta Offensiva animalista - il cane era tenuto in condizioni pietose, di certo non idonee e maltrattato da un uomo con gravi problemi sociali. Inoltre il Dottor Vanzetti ha cambiato continuamente versione durante le nostre numerose chiamate informative, dando di volta in volta una risposta diversa a
seconda della persona con cui stava parlando". L'associazione animalista, nella nota stampa appena diramata, scrive che "al Dottor Vanzetti è stata data non solo l’opportunità di rieducare il cane in quel di Arese nella struttura di Vita Da Cani (non un rifugio ma un centro di recupero specializzato), ma anche di affidarlo privatamente a persone competenti in Svizzera e ancora in una struttura che si occupa
solo di questa razza, di cui la maggior parte sordi proprio come il cucciolo assassinato. Di alternative valide e sicure dunque ve n’erano. Ma si è deciso per la via più comoda: l’assassinio".Alla luce di questo triste episodio, Offensiva Animalista comunica che a partire da subito e a tempo indeterminato dà il via ad una protesta che si svolgerà su più fronti.
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Il dogo argentino è stato soppresso
BELLINZONA (Svizzera) - "Dopo aver esperito un’attenta valutazione del caso, l’esemplare di dogo argentino è stato soppresso": così si legge quest'oggi sul sito dell'Ufficio del Veterinario cantonale, nel quale viene spiegato che il cane, di cui tanto si è parlato nelle scorse settimane, "ha infatti morso diverse persone in contesti differenti; la lesione più grave riportata da una delle vittime della morsicatura è
stata la perforazione muscolare". L'Ufficio spiega inoltre che, dalla perizia effettuata, è emerso che il cane non possedeva sufficienti autocontrolli e che vi erano inoltre delle aggravanti in merito alla sua pericolosità, vale a dire i precedenti, il suo grave deficit uditivo e la massa considerevole. In particolare l’ipotesi di maltrattamento non ha trovato conferma: "La lesione che si credeva fosse conseguenza di una bruciatura di sigaretta - si legge ancora nel testo - si è rivelata invece essere provocata da una rissa tra cani e non sono stati rilevati altri segni o cicatrici sull’animale imputabili ad eventuali maltrattamenti".Sul sito viene inoltre spiegato che è stata valutata in modo approfondito la possibilità di consegnare il cane a centri di recupero in Italia o in altri cantoni, ma in base alle informazioni che l’Ufficio veterinario cantonale ha raccolto è
giunto alla conclusione di "non disporre di sufficienti garanzie di sicurezza per considerare un possibile ricollocamento dell’animale".
Mantenere un cane con gravi problemi comportamentali in un canile per tutta la vita - spiega l'Ufficio del veterinario cantonale - presenta inoltre inadeguatezze e carenze dal punto di vista della protezione animali. I cani problematici infatti devono essere gestiti in sicurezza e quindi vivono notevoli limitazioni di ordine sociale riguardanti l’interazione con persone e con altri animali e la possibilità di movimento in spazi aperti. Tutto ciò generalmente non fa altro che aggravare i problemi dell’animale rendendolo ancora più aggressivo".Sul sito si legge ancora che, in caso di presenza sul territorio cantonale di cani che possono costituire un pericolo per la popolazione,
l'Ufficio "ha l’onere di ordinare tutte le misure preventive per la salvaguardia della sicurezza pubblica, seguendo i principi dell’efficacia e della proporzionalità. L’eutanasia di cani che possono rappresentare un pericolo per la popolazione è conforme alla legislazione federale". Ciò non significa però che in Ticino l’eutanasia dei cani sia una pratica frequente: nel 2008 in Ticino sono stati notificati sino ad oggi oltre 200 casi di morsicatura su persone e in nessuno di questi è stata decisa l’eutanasia; al contrario sono state ordinate misure di tipo strutturale (obbligo di guinzaglio, messa a punto di recinzioni o altro) e di tipo gestionale (corsi e visite
comportamentali). "Il caso in questione - conclude l'Ufficio del veterinario cantonale - presentava per contro una gravità tale da imporre la drastica misura adottata".
Pluto Progetto Fauna onlus
- L'Associazione
- Pluto Progetto Fauna onlus, costituita nel 1991, è una onlus che si occupa di tutelare gli animali abbandonati e prevenire il randagismo. Responsabile della gestione del Rifugio Pluto House sino al marzo 2007, oltre ad aver provveduto all'intervento, cura, mantenimento e affidamento di oltre 6500 animali abbandonati, si occupa da sempre della promozione delle adozioni, della prevenzione degli abbandoni, dell'incentivazione delle sterilizzazioni, della salvaguardia delle colonie feline. Opera anche a livello preventivo, attuando campagne di sensibilizzazione e informazione nelle scuole di ogni ordine e grado e organizzando eventi formativi per i cittadini. PER INFORMAZIONI 347.8439127 plutohouse@hotmail.it
mercoledì 17 dicembre 2008
il dogo argentino è stato soppresso
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