Pluto Progetto Fauna onlus

Pluto Progetto Fauna onlus, costituita nel 1991, è una onlus che si occupa di tutelare gli animali abbandonati e prevenire il randagismo. Responsabile della gestione del Rifugio Pluto House sino al marzo 2007, oltre ad aver provveduto all'intervento, cura, mantenimento e affidamento di oltre 6500 animali abbandonati, si occupa da sempre della promozione delle adozioni, della prevenzione degli abbandoni, dell'incentivazione delle sterilizzazioni, della salvaguardia delle colonie feline. Opera anche a livello preventivo, attuando campagne di sensibilizzazione e informazione nelle scuole di ogni ordine e grado e organizzando eventi formativi per i cittadini. PER INFORMAZIONI 347.8439127 plutohouse@hotmail.it

giovedì 20 settembre 2007

Comunicato Stampa 20 settembre 2007

Associazione Pluto progetto faunaonlus 
 Comunicato Stampa del 20 settembre 2007

si rimane veramente stupefatti della scaltrezza usata dal presidente dell’Anta, Bruno Mei Tomasi, nel girare e rigirare i propri discorsi e le proprie soluzioni in merito alla costruzione del “villaggio del cane ampio e innovativo” Non occorre essere un attento lettore per rendersi conto del miscuglio di notizie che appaiono con cadenza studiata nei quotidiani locali.
Unica cosa certa sembra comunque, a conclusione, la volontà di 4 sindaci, di cui uno cedente del terreno, di voler finalmente dare avvio alle procedure amministrative per la costruzione del canile.
Resta invece un mistero, avvolto nella più fitta nebbia, la possibilità, da parte dell’ANTA di recepire i soldi, 500mila euro, come dichiarato nei giornali.

Resto del Carlino giovedì 6 settembre 2007, pagina del fermano:
“il costo , infatti, si aggira sui 500mila euro che l’ANTA si impegna a reperire attraverso fondi nazionali ed europei” prima di rendere pubblica una notizia di fondi “inesistenti” sarebbe stato opportuno, per il Sig. Tomasi , prenderne direttamente atto senza far sorgere dubbi circa l’esistenza di procedure fantasma. Bastava una telefonata alla regione Marche per avere conferma dell’infondatezza della sua asserzione ed evitare di darne falsa notizia alla stampa.

Corriere Adriatico mercoledì 19 settembre 2007, pagina Porto Sant’Elpidio/Sant’Elpidio a Mare:
“stiamo aspettando che venga dichiarato l’affidamento del terreno, attraverso un passaggio in consiglio comunale, spiega Mei Tomasi, Per il resto è tutto pronto. C’è l’accordo con l’Istituto di credito per il finanziamento …………” (finanziamento e non fondi).
In merito non abbiamo niente altro da aggiungere, restiamo solo con la convinzione che si dovrebbe parlare e diffondere solo in caso di certezze.
Come è giusto tenere conto di ogni affermazione in merito allo stesso problema nel tempo:
ci riferiamo a quanto asserito dal Tomasi nell’art. del Corriere Adriatico di cui sopra :”una quarantina (di cani) sarebbero invece registrati come proprietà dell’Associazione Pluto progetto fauna , che probabilmente sarà chiamata a rispondere degli animali”. Forse il Tomasi non sa che quei cani risultano di proprietà di Pluto non perché acquisiti su mercati, fiere o negozi bensì perché animali salvati in extremis dai volontari e portati direttamente al rifugio, come dovrebbe fare ogni associazione che si professa protezione animale, senza attendere, data l’urgenza del salvataggio, autorizzazione scritta. Ciò non toglie che gli stessi cani sarebbero stati egualmente condotti nel rifugio in maniera ufficiale il giorno dopo, anche se ciò avrebbe comportato l’aggravarsi delle loro condizioni. Sta di fatto che per quei cani, e non certamente una quarantina, i Comuni non hanno mai sborsato niente in quanto non ne hanno mai voluto riconoscere la paternità. Per quanto riguarda la probabilità che l’associazione sarà chiamata a rispondere degli animali, il Tomasi dovrebbe dimostrare più coerenza ed asserire quanto asserito in un suo articolo sul Tirreno (quotidiano di Massa) del 28 dicembre 2005:” cani che sono sì intestati all’associazione ma solo per benevolenza nei confronti dell’amministrazione Comunale “ e noi ribadiamo “ per il benessere dell’animale”.
Un appunto ci è doveroso comunque rivolgere al continuo dell’articolo del Corriere Adriatico e precisamente a quanto viene spiegato dal Sig. Tomasi : “arriveranno a giorni due veterinari. Visiteranno e cureranno tutti gli animali, dato che molti, da lunghissimo tempo, vivono in condizioni precarie di salute”.
Scusateci se a questo punto ci viene da chiederci: “ ma dal 12 marzo del 2007, giorno in cui l’ANTA ha avuto la gestione di un canile tolto ad un’altra associazione con l’imputazione di maltrattamento, cosa è stata a fare l’ANTA?????. Come mai a distanza di 6 mesi abbondanti i cani vivono ancora in condizioni precarie di salute. I veterinari che arriveranno e prenderanno in cura gli animali sono disponibili solo fin da adesso in poi???? . Quanti cani dal 12 marzo sono stati dunque privati delle adeguate cure????
Ci viene spontaneo concludere dicendo che, se maltrattamento, a detta di quanti hanno effettuato i controlli, era stato prima del 12 marzo, dopo quella fatidica data, per i cani almeno, nulla è cambiato se non l’affermazione che per 6 mesi non hanno ricevuto alcuna cura.
Ponzano di Fermo li 20 settembre 2007
Lidia Gomez Olivera
Vicepresidente Associazione Pluto Progetto Fauna onlus

Nessun commento: