Pluto Progetto Fauna onlus

Pluto Progetto Fauna onlus, costituita nel 1991, è una onlus che si occupa di tutelare gli animali abbandonati e prevenire il randagismo. Responsabile della gestione del Rifugio Pluto House sino al marzo 2007, oltre ad aver provveduto all'intervento, cura, mantenimento e affidamento di oltre 6500 animali abbandonati, si occupa da sempre della promozione delle adozioni, della prevenzione degli abbandoni, dell'incentivazione delle sterilizzazioni, della salvaguardia delle colonie feline. Opera anche a livello preventivo, attuando campagne di sensibilizzazione e informazione nelle scuole di ogni ordine e grado e organizzando eventi formativi per i cittadini. PER INFORMAZIONI 347.8439127 plutohouse@hotmail.it

mercoledì 5 novembre 2008

ORDINANZA ANTI RANDAGI

Protestate numerosi contro questa ignobile ordinanza:
per telefax al n. 0874 412251
per e-mail all’indirizzo: segreteria.difabio@comune.campobasso.it

INFORMA MOLISE 2 NOVEMBRE 2008

L'ordinanza di Di Fabio anti randagi
Margherita De Bac www.corriere.it

Vietato dar da mangiare ai randagi. Lo ordina il sindaco di Campobasso, Giuseppe Di Fabio, giunta di centrosinistra, con un'ordinanza del 28 ottobre che ha già sollevato durissime reazioni. Quella del sottosegretario al Welfare, innanzitutto. Francesca Martini, Lega Nord, critica l'iniziativa: «È una barbarie. Significa che l'amministrazione comunale ha fallito perché non conosce e non sa applicare le leggi.
Non ne faccio una questione politica. Il sindaco evidentemente è incapace di utilizzare gli strumenti di cui dispone per affrontare il problema del randagismo e si esibisce in prove muscolari. Voglio sapere che fine hanno fatto i fondi per la lotta al randagismo».
Il sottosegretario chiede inoltre perché il Comune non abbia provveduto alla campagna di sterilizzazione dei cani e non abbia dato seguito alle regole dello scorso luglio, che impongono la cippatura a spese dell'amministrazione.
PREOCCUPAZIONE
Nell'ordinanza viene rilevato che «nonostante il notevole impegno, il fenomeno del randagismo canino continua a suscitare serie preoccupazioni». Dunque «i cittadini che
vogliono prendersi cura dei cani e somministrare lori il cibo, possono farlo a condizione che si intestino l'animale, diventandone titolari presentando istanza al Comune che provvederà alle operazioni di registrazione e cippatura». Secondo la Martini in questo modo l'amministrazione scarica sui cittadini la spesa della cippatura, contravvenendo alle leggi: «Ho ricevuto centinaia di e-mail di denuncia per questa scellerata ordinanza che oltretutto riguarda una città ben
nota per il maltrattamento di animali». I rifugi comunali di Santo Stefano e dell'ex Mattatoio sono sotto sequestro e i circa 800 cani ospitati vengono mantenuti alla meno peggio dai volontari. «Impugneremo l'ordinanza - dichiara guerra Anna Mazziotti, presidente
dell'Associazione Lega Molisana per la difesa del cane- - Da noi la situazione è critica.
Periodicamente la popolazione randagia viene sterminata con avvelenamenti di massa. I cani spariscono perché in questo modo è più facile liberarsene».

GIORNALE ADIGE 3 NOVEMBRE 2008

Anche da Verona un aiuto ai cani di Campobasso con l'appoggio dell'on. Martini

In merito all’ordinanza del Sindaco di Campobasso, Giuseppe Di Fabio, del 28 ottobre scorso con la quale si vieta di nutrire i cani randagi, la Lega Nazionale per la Difesa del Cane, fa
proprie le parole dell’On. Francesca Martini la quale ha dichiarato: “E' una barbarie. Significa che l'amministrazione comunale ha fallito perché non conosce e non sa applicare le leggi. Non ne faccio una questione politica. Il sindaco evidentemente è incapace di utilizzare
gli strumenti di cui dispone per affrontare il problema del randagismo e si esibisce in prove muscolari. Voglio sapere che fine hanno fatto i fondi per la lotta al randagismo” . Pieno sostegno al sottosegretario da parte dell’associazione animalista la cui Presidente sottolinea: “il Sindaco nell’ordinanza, come riportata dalla stampa, sottolinea il notevole impegno dell’amministrazione che appare vanificato dai cittadini che sfamano i poveri randagi : un ragionamento che si commenta da solo.Il Sindaco è responsabile del benessere animale nel
proprio territorio - conclude Laura Rossi - e spero non utilizzi questo metodo ogni volta che riscontra difficoltà nello svolgimento di un servizio essenziale. Amare ironie a parte, credo che l’ordinanza meriti tutto il contrasto che la legge ci permette”. “Il delitto di animalicidio previsto dall’art. 544 bis del codice penale che punisce con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale – ha rammentato Gian Luca Scagliotti, avvocato della Lega Nazionale per la Difesa del Cane - può compiersi anche per omissione: come si deve comportare un cittadino che trovi un cane affamato e lo lascia morire di fame per rispettare l’ordinanza del Sindaco?” La Lega Nazionale per la Difesa del Cane invita i cittadini italiani ad inviare una civile ma ferma protesta al Sindaco di Campobasso Giuseppe Di Fabio invitandolo a ritirare l’ordinanza:
per telefax al n. 0874 412251; per e-mail all’indirizzo: segreteria.difabio@comune.campobasso.it

Animalieanimali 3 NOVEMBRE 2008

CAMPOBASSO, STOP CIBO AI RANDAGI
Fa discutere l'ordinanza del primo cittadino.
Martini (Lega): «Una barbarie, l'amministrazione ha fallito». La lega molisana per la difesa del cane: «Da noi la situazione è critica».

Vietato dar da mangiare ai randagi. Lo ordina il sindaco di Campobasso, Giuseppe Di Fabio, giunta di centrosinistra, con un'ordinanza del 28 ottobre che ha già sollevato durissime reazioni. Quella del sottosegretario al Welfare, innanzitutto. Francesca Martini, Lega Nord, critica l'iniziativa: «È una barbarie. Significa che l'amministrazione comunale ha fallito perché non conosce e non sa applicare le leggi. Non ne faccio una questione politica. Il sindaco evidentemente è incapace di utilizzare gli strumenti di cui dispone per affrontare il problema del randagismo e si esibisce in prove muscolari. Voglio sapere che fine hanno fatto i fondi per la lotta al randagismo». Il sottosegretario chiede inoltre perché il Comune non abbia provveduto alla campagna di sterilizzazione dei cani e non abbia dato seguito alle regole dello scorso luglio, che impongono la cippatura a spese dell'amministrazione.
PREOCCUPAZIONE - Nell'ordinanza viene rilevato che «nonostante il notevole impegno, il
fenomeno del randagismo canino continua a suscitare serie preoccupazioni». Dunque «i cittadini che vogliono prendersi cura dei cani e somministrare lori il cibo, possono farlo a condizione che si intestino l'animale, diventandone titolari presentando istanza al Comune che provvederà alle operazioni di registrazione e cippatura».
Secondo la Martini in questo modo l’amministrazione scarica sui cittadini la spesa della cippatura, contravvenendo alle leggi: «Ho ricevuto centinaia di e-mail di denuncia per questa scellerata ordinanza che oltretutto riguarda una città ben nota per il maltrattamento di animali». I rifugi comunali di Santo Stefano e dell’ex Mattatoio sono sotto sequestro e i circa 800 cani ospitati vengono mantenuti alla meno peggio dai volontari. «Impugneremo l’ordinanza - dichiara guerra Anna Mazziotti, presidente dell’Associazione Lega Molisana per la difesa del cane- - Da noi la situazione è critica.
Periodicamente la popolazione randagia viene sterminata con avvelenamenti di massa. I cani spariscono perché in questo modo è più facile liberarsene».
dal Corriere della Sera

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