Pluto Progetto Fauna onlus

Pluto Progetto Fauna onlus, costituita nel 1991, è una onlus che si occupa di tutelare gli animali abbandonati e prevenire il randagismo. Responsabile della gestione del Rifugio Pluto House sino al marzo 2007, oltre ad aver provveduto all'intervento, cura, mantenimento e affidamento di oltre 6500 animali abbandonati, si occupa da sempre della promozione delle adozioni, della prevenzione degli abbandoni, dell'incentivazione delle sterilizzazioni, della salvaguardia delle colonie feline. Opera anche a livello preventivo, attuando campagne di sensibilizzazione e informazione nelle scuole di ogni ordine e grado e organizzando eventi formativi per i cittadini. PER INFORMAZIONI 347.8439127 plutohouse@hotmail.it

lunedì 12 marzo 2007

12 marzo 2007

12 MARZO 2007 LA TRAGEDIA
Sequestro “lampo”: la fine di un sogno di circa 650 cani

S.O.S. HO BISOGNO DI TE!
Un “sogno” che stava per realizzarsi ma che rischia, dopo il blitz del 12 Marzo, di naufragare per sempre. Anni e anni di lotte continue condotte da persone sempre unite sotto l’emblema di una piccola associazione di provincia: “Pluto Progetto Fauna”, stanno per infrangersi contro un muro di ostilità elevato da una battaglia personale tra chi si definisce “animalista” ed i Sindaci dei Comuni limitrofi alla struttura che sorge lungo la SS Faleriense al n° 271. Un muro fatto non di mattoni ma peggio ancora di insensibilità e di mancata informazione, un muro che sta trasformando la vita tranquilla di circa 650 animali in un incubo. Animali riconoscenti a tante piccole mani protese verso i loro musi che si trovano tutto ad un tratto a non dover più godere di una presenza amica, costretti dalla “Legge” a cambiare abitudini e misurare la loro “emotività” con persone estranee al loro modo di essere. Chi conosce la natura dell’animale sa benissimo come possa incidere negativamente sul suo equilibrio rinunciare forzatamente ad una stabilità di rapporto nato nella fiducia naturalmente risposta verso chi li ha sfamati, dissetati e curati per anni ed anni dopo averli tolti dalla strada e da quanto altro di peggio avrebbe potuto loro capitare. Grazie all’intervento di chi si definisce dalla parte degli animali, guidati forse da un “sentimento” che nulla ha a che vedere con il buon senso, da oggi, 13 Marzo, molti cani abbandonati, gettati come spazzatura dopo essere stati usati, o semplicemente smarritisi, continueranno a vagare fino a morte certa: è stato posto infatti il veto di ricoverare altri randagi nella struttura, una struttura che, pur se nella sua fatiscenza, è stata sempre pronta ad accogliere le centinaia di animali vaganti senza mai trincerarsi dietro puerili giustificazioni, accoglienza che non potrà più essere garantita come non sarà per diverso tempo garantito l’accalappiamento di esseri indifesi non esistendo in zona altro rifugio a “norma” da utilizzare Non si useranno altre parole per descrivere l’operato di un’Associazione conosciuta in tutta Italia ed oltre. Non a caso la fiducia riposta nei confronti dei responsabili in primis dell’Associazione Pluto progetto Fauna era stata sancita dalla donazione di una benefattrice elvetica che aveva messo a disposizione, per la costruzione del nuovo canile pienamente a norma, una cifra talmente elevata da garantire l’esecuzione del progetto: una donazione fatta per i cani ma soprattutto a dimostrazione e a riconoscimento della serietà di quanti hanno lavorato duramente per garantire loro la massima incolumità. I soldi non sono briciole e non si devolvono, specialmente in casi simili, se non quando si è pienamente convinti del buon fine della “elargizione”, un’elargizione che a questo punto potrebbe essere seriamente compromessa. Le inadempienze relative alla struttura sono, come previsto dalla Legge n 281/91, unicamente attribuibili ai Comuni e lo scopo primario dell’associazione, oltre la tutela degli animali nel territorio è sempre stato quello di cercare, nel meglio, di ottenere quanto sancito dalla Legge sia con la massima collaborazione che con il sostegno agli Enti preposti sia con la insistente richiesta di interventi in materia largamente comprovata da riunioni, corrispondenza e contatti vari eseguiti in maniera civile, con la certezza che un’azione o una mossa troppo eclatante avrebbe certamente e gravemente leso la salvaguardia degli animali. Purtroppo, per gli animali, un seme “dannoso” è stato gettato, ci auguriamo che non germogli più di tanto offrendo frutti più amari del previsto come è nostro augurio che le persone che dalla data odierna gestiranno il rifugio di Sant’Elpidio a Mare siano talmente capaci di districarsi nella gestione di un canile di oltre 600 cani di cui molti anziani, sappiamo attivarsi al meglio per garantire la massima incolumità degli animali provvedendo ad operazioni chirurgiche, interventi di sterilizzazione, terapie riabilitative, cure, acquisizione di continue cucce, gettare e spalare ghiaia per sopperire all’acqua stagnante dopo un giorno di pioggia, alzarsi in piena notte su chiamata dei Comandi di carabinieri per salvare cucciolate quasi inerti, far adottare in media 400 animali all’anno, seguendone le sorti, o quanto altro di peggio possa essere necessario. La realtà del rifugio gestito dalla ns. associazione è sempre stata visibile a tutti, non sono mai esistite verità da nascondere agli occhi del mondo perché da Pluto non esistono né sono mai esistite recinzioni né barriere che possano aver impedito qualsiasi tipo di visita, una realtà che ci auguriamo ci sia debitamente riconosciuta come ci sono sempre state riconosciute le sanzioni amministrative alle quali abbiamo dovuto far fronte ogni qualvolta che abbiamo cercato, con opere strutturali, di migliorare l’habitat del canile. Il ns. è un appello che rivolgiamo ai mezzi d’informazione allo scopo di far sì che la ns. realtà non sia distorta da quanti cercano di ledere il diritto di accoglienza degli animali vaganti, il diritto di quei cani che non andranno mai in adozione di continuare a vivere nella loro tranquillità senza essere allontanati e di bloccare il desiderio di quanti cercano, con la chiusura anticipata della struttura, di trarne chissà quale beneficio. Teniamo a sottolineare quanto asserito dai NAS di Ancona in loro sopralluogo all’attuale struttura datato 7 Marzo dell’anno 2005: “ all’atto del controllo non è stato riscontrato alcun tipo di maltrattamento agli animali suffragato dai medici veterinari sopra indicati”.
S.Elpidio a Mare li 13 marzo 2007 Vice presidente Lidia Gomez Olivera
firma la petizione http://www.petitiononline.com/plutodog/petition.html

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